Dopo oltre un decennio possono partire i lavori sui fondali ortonesi
Ci sono voluti ben 12 anni ma ci siamo: l’iter per il dragaggio nell’area portuale di Ortona si è finalmente concluso con la firma, arrivata nei giorni scorsi, tra il Comune di Ortona e l’Ati, l’associazione temporanea di imprese guidato dalla Dragaggi. L’accordo è stato siglato alla presenza del comandante del porto Dario Ambrosino, del presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale Vincenzo Garofalo e dei rappresentanti della Regione Abruzzo Mauro Febbo e Daniele D’Amario.
L’appalto per i lavori di escavazione dei fondali fu finanziato addirittura nel 2013 dalla giunta regionale nell’ambito del programma PAR FAS 2007-2013; Il finanziamento da 9.350.000,00 euro è stato concesso al Comune di Ortona in qualità di soggetto attuatore.
Tempi chiari: 150 giorni da aprile
Le operazioni di escavo dovranno essere terminate entro un massimo di 150 giorni a partire da aprile, il periodo fissato per l’inizio dei lavori.
Un intervento di importanza apicale, sottolineato con soddisfazione anche dal presidente Adsp Garofalo che parla del porto di Ortona come «uno scalo con una bella vivacità che andava premiata con nuovi e importanti investimenti che stiamo facendo. Parimenti al dragaggio arriverà, tra le altre cose, nel 2024 anche l’intervento sulla struttura, ora all’abbandono, che sorge vicino alla sede della Capitaneria di porto. Un investimento da sei milioni di euro».
Un investimento di importanza fondamentale
Un lavoro di fondamentale importanza per il porto di Ortona, rallentato dalla burocrazia, da polemiche e da contenziosi ma che può vedere, finalmente, la luce.
Il dragaggio nelle aree portuali rappresenta infatti un asset strategico a livello ambientale e infrastrutturale: un investimento che collocherà Ortona in una posizione ancor più importante all’interno del commercio da e per il Mare Adriatico: un vero e proprio ponte tra oriente e occidente, destinato a crescere e svilupparsi ulteriormente nel corso dei prossimi anni.
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