Il mondo della logistica presenta tante opportunità ed altrettante trappole: fare la scelta giusta non è mai facile, specie nel trasporto merci. Scopriamo insieme perché…
Il tema dei trasporti in termini di logistica è senza alcun dubbio uno degli argomenti più caldi a livello nazionale ed internazionale: questo perché è una questione che convoglia in sé diversi fattori di grande importanza, dalla convenienza economica all’inquinamento passando per quelli che saranno gli sviluppi futuri del mondo della logistica.
Andando ad analizzare più da vicino le varie opportunità a disposizione nella scelta del mezzo con il quale trasportare le merci di una determinata azienda, andiamo subito a vedere come le variabili in ballo siano numerose e tutte a loro modo decisamente importanti.
Il mondo della logistica esce da un ventennio di grandissima crescita
Partiamo da un assunto: nell’ultimo ventennio il settore della logistica distributiva ha fatto registrare un aumento delle movimentazioni pari al 170%: una percentuale crescente a dir poco vertiginosa che ci aiuta a comprendere come il mondo globalizzato abbia radicalmente trasformato le nostre vite.
Partendo da questa analisi diventa quantomeno ovvio affermare come tutte le tipologie di trasporto merci, da quello via mare a quello gommato, passando per il trasporto aereo e su rotaie, siano fondamentali e spesso correlate.
Va però capito quando, come e perché conviene scegliere un mezzo anziché un altro.
Perché il mare?
Iniziamo, per ovvie ragioni, dal trasporto navale: stiamo parlando della tipologia più antica di trasporto per grandi quantità di merci per lunghe tratte, con i Fenici considerabili di fatto come i veri pionieri del trasporto sull’acqua (ve ne avevamo parlato qui).
Bene, il trasporto di merci via mare rappresenta senza alcun dubbio la più economica fra le scelte che vi abbiamo elencato, ma di fatto anche la più lenta. Un vantaggio molto importante, oltre a quello economico, è quello legato alla possibilità di movimentare moltissime tonnellate di merci scegliendo la rotta via mare, molto più rispetto alle “concorrenti”.
Un altro punto a favore è senz’altro dato dall’inquinamento e quindi dalle emissioni: 15 grammi di anidride carbonica per chilometro rappresentano mediamente le emissioni di una nave mercantile; andremo a vedere come per altre tipologie di mezzo il discorso è molto diverso.
Un punto a sfavore, quantomeno in determinate zone del nostro Paese, è invece rappresentato dalla mancanza di infrastrutture che possano garantire una certa intermodalità e soprattutto degli attracchi più smart in tutte le zone per navi di dimensioni importanti; una piaga che, si spera, verrà risolta nel prossimo futuro.
Trasporto aereo, tanti pro ed altrettanti contro
Il trasporto via aerea rappresenta invece la più “avanguardistica” tra le scelte: il grande vantaggio in questo caso è senza alcun dubbio rappresentato dalla velocità, con prodotti che possono viaggiare da una parte all’altra del mondo in una manciata di giorni.
Gli svantaggi, non di poco conto, sono rappresentati dai costi molto elevati e dall’impatto ambientale, con un rilascio di circa 500 grammi di anidride carbonica per ogni chilometro.
Non appare inoltre semplice lo snodo per il raggiungimento della destinazione: con la crescita sempre più pesante di rotte, diventa difficile organizzare grandi quantità di merci per un viaggio lineare.
Gomma sì, gomma no?
Il trasporto su gomma, di gran lunga più utilizzato per distanze “brevi” e per determinate tipologie di prodotti, presenta il grande vantaggio della distribuzione capillare delle merci sul territorio, una distribuzione “porta a porta” che non può essere chiaramente garantita da nessun altro tipo di comparto logistico.
Sul lungo chilometraggio, parlando in ordine di migliaia di chilometri, il trasporto gommato diventa di difficile gestione, sia per ragioni di fatica e dispendio, soprattutto in determinate tratte, sia in termini di inquinamento.
Le norme restrittive stabilite a livello mondiale, portano ad una cospicua riduzione nel corso degli anni del trasporto su strada, favorendo, per l’appunto, la via dell’intermodalità con la partecipazione di più mezzi alla catena del trasporto merci, con l’obiettivo di garantire una riduzione dei gas serra.
Rotaia, l’altra alternativa
Il trasporto su rotaia, anch’esso svolto per mezzo di container con treni merci, rappresenta una valida soluzione per tratte lunghe, dai 600 chilometri in su: i collegamenti non sempre agevoli tra le stazioni e le aziende, oppure la scarsa capacità in termini di accoglienza merci sempre nelle stazioni, per assenza di magazzini, per architettura o per posizione, rendono molto spesso questo canale decisamente più complesso di quanto si possa pensare.
In sostanza, la scelta della tipologia di trasporto da utilizzare per le merci, dipende gran parte delle volte dalle merci stesse, dalle tratte da compiere e dalle destinazioni da raggiungere.
Per merci non deperibili, rinfuse e macchinari, materie prime come carbone, minerali e tanto altro, il trasporto via mare resta di gran lunga la scelta preferibile, soprattutto se sposata ad una capacità di immagazzinamento e di intermodalità una volta che la merce è giunta a terra.
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