Da Conte a Draghi: punti di vista differenti che modificano la geopolitica commerciale mondiale
A meno di due anni di distanza lo scenario geopolitico mondiale rischia di ribaltarsi sotto il punto di vista commerciale: era infatti il 2019 quando, con il primo Governo Conte, l’Italia fu l’unico Paese del blocco europeo a siglare accordi sulla Nuova Via della Seta con il Governo Cinese.
Andiamo per ordine… Cos’è la Nuova Via della Seta? Su questo portale abbiamo fatto più volte riferimento a quella che non è altro che una iniziativa strategica della Repubblica Popolare Cinese basata sul potenziamento dei suoi collegamenti con l’Occidente, blocco Eurasiatico in particolare.
I due anni trascorsi, caratterizzati da una crisi senza precedenti dovuta alla pandemia, hanno fatto sì che la visione italiana e più in generale occidentale, in questo senso, cambiasse in maniera significativa; andiamo a vedere come…
L'Italia strizza l'occhio agli Stati Uniti
Il cambiamento di visione, in corso con l’attuale Governo Draghi subentrato al precedente Governo Conte, è dovuto per la verità a più di un fattore: sul tavolo, “apparecchiato” dagli States con la neo-presidenza targata Joe Biden, ci sono infatti la condanna sostanziale alla violazione dei diritti umani ed al lavoro forzato attuati dalla Cina, l’indagine internazionale sulle cause della diffusione del virus e la forma autocratica del Governo di Pechino, profondamente distante dalla visione del mondo che hanno invece le altre democrazie.
Possibili scenari
Che si arrivasse ad una decristallizzazione dei dialoghi commerciali tra gli USA e gli stati europei con l’avvento di Biden nel dopo-Trump era indubbiamente qualcosa di altamente probabile.
Se l’Italia volgerà poi effettivamente di nuovo lo sguardo ad Occidente anziché ad Oriente lo dirà soltanto il tempo: certo è che la posizione italiana, così come quella di tutti gli stati membri del G7, è di condanna nei confronti della Cina, non tanto per il fatto di voler consolidare la propria posizione di potenza economica mondiale, ma per le modalità e per la non adesione agli accordi multilaterali a livello trasversale: insomma, un solco importante i cui effetti si potranno vedere e valutare nei prossimi mesi ed anni.