Un’iniziativa che mette i porti italiani al centro
Partita nei giorni scorsi l’Italian Port Days – Opening port life and culture to people, l’iniziativa, della durata di un mese, che vede i porti italiani impegnati in una serie di eventi con stakeholders e territori. Il fine è quello di intensificare i rapporti tra gli scali ed i territori di cui fanno parte, mettendo davvero al centro l’attività portuale e tutte le conseguenze che essa comporta sia per i territori, sia fuori dai confini territoriali. Per entrare in contatto con le comunità verranno organizzati webinar, mostre, convegni e tante altre manifestazioni con l’obiettivo di mostrare a pieno ciò che il sistema portuale italiano riesce a dare in maniera diretta ed indiretta alla popolazione in termini economici e di sistema.
Integrare e aprirsi, ciò che i porti hanno sempre faticato a fare
Un grande obiettivo da perseguire: Italian Port Days deve incentivare una migliore integrazione tra aree portuali e comunità. Ciò che i porti hanno sempre faticato a fare è stato comunicare le proprie attività alle persone. Un gap, questo, che ha reso sempre più farraginoso il rapporto dei porti con gli esterni. Queste iniziative devono rendere il rapporto porto-città al passo con i tempi in termini di strategia istituzionale e di comunicazione e promozione. Comunicazione e condivisione come obiettivo primario, dunque, per i porti italiani che guardano sempre più al futuro.
Sostenibilità sociale al centro
La sostenibilità sociale sarà la chiave di lettura di questa edizione di Italian Port Days, con un focus su un argomento toccato proprio nei giorni scorsi anche nel blog dell’azienda portuale Buonefra: quello delle “quote rosa” nei porti. L’obiettivo di Women in Transport, come anticipato proprio in questo articolo, è quello di rafforzare l’impiego delle donne nei porti e offrire pari opportunità per le donne e gli uomini. Sicuramente non sarà semplice, ma la sfida dei porti fra condivisione, sostenibilità e digitalizzazione è appena iniziata.