Ultimo trimestre da record per l’Italia dei container
L’Italia ha registrato nel corso dell’estate, con un punteggio di 79,1, il suo record per quel che riguarda il Liner Shipping Connectivity Index, l’indice dell’agenzia Onu Unctad per misurare il grado di connessione dei porti di una nazione alla rete mondiale di servizi marittimi containerizzati.
L’indice viene definito sulla base di sei fattori di valutazione in una scala da 1 a 100: il numero di scali settimanali di navi programmati nel Paese; la capacità annuale offerta dai servizi di linea nel paese; il numero di servizi regolari da e per il Paese; il numero di compagnie di navigazione che forniscono servizi di linea da e per il Paese; la dimensione della nave più grande impiegata dai servizi da e per il Paese; il numero di altre nazioni collegate tramite servizi di linea diretti.
Cresce il traffico internazionale di container in Italia
Il 79,1 del terzo trimestre 2023 – come riportato dal report Lsci – è valso all’Italia il quinto posto europeo, alle spalle di Spagna con 95,0 (+4,4%), Olanda con 91,9 (+1,4%), Belgio con 89,2 (+1,6%), Germania con 81,8 (-2,1%). Dopo l’Italia ci sono invece Francia, con 76,5 (+3,2%), Grecia, con 64,3 (+8,4%), Malta, con 46,8 (+13,2%), Slovenia, con 35,3 (-0,7%) e Croazia, con 33,5 (-1,5%). A fare da apripista, dopo una lunga attesa, torna il porto di Genova, con un +41% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Genova torna al comando per la prima volta dopo il Covid
Per la prima volta dall’inizio dell’impatto della pandemia su questo settore, infatti, lo scalo genovese è tornato a superare nuovamente quello del porto di transhipment di Gioia Tauro quanto a indice Lsci. Il punteggio totalizzato è stato di 66,2, con una crescita proprio del +41% sullo stesso periodo del 2022. L’indice del porto di Gioia Tauro relativo al terzo trimestre di quest’anno è stato invece di 60,3, con un aumento meno marcato del +4,3%. Importanti i dati di La Spezia (56,9, +50,6%) e Napoli (52,4, +122,9%).
Seguono a ruota Trieste (34,5, +0,1%), Livorno (27,3, +6,0%), Civitavecchia (25,7, +2,6%), Vado Ligure (24,9, +3,4%), Salerno (23,9, +48,0%), Venezia (10,9, +4,5%), Ravenna (9,7, -5,1%) e Ancona (9,6, +3,5%).
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