Da Assoporti emerge il report dei primi nove mesi
È un 2021 con il segno più per i porti italiani: dopo la flessione inevitabile del 2020 gli scali del Bel Paese tornano infatti a respirare.
È quanto emerge dal report di Assoporti relativo ai primi nove mesi del 2021: una ripresa stabile e costante che si riassume in numeri decisamente importanti alla luce della situazione di emergenza vissuta e, ahinoi, ancora in corso, fra incertezze e domande su un futuro che vede la logistica portuale protagonista nonostante tutto.
I numeri della crescita
Nel 2020 gli scali portuali avevano movimentato 441 milioni di tonnellate di merci, con un calo del 10% rispetto ai 490 milioni del 2019; già nel primo trimestre del 2021 si è invece registrato un primo importante segnale di controtendenza, con una crescita dei flussi di traffico sul 2019 pari al 3%.
Il trend è quello di un avvicinamento costante ai livelli pre-pandemia, un dato assolutamente non scontato vista l’attuale condizione generale che non fa registrare una totale uscita dalla situazione d’emergenza a livello mondiale.
Tra gennaio e settembre si è avuto nella sostanza un incremento del traffico container globale pari al 3,3% del totale.
Ad accompagnare il settore container anche i traffici rotabili (+18,6%) e le altre merci varie (+24%).
A rimanere nelle sabbie mobili è il settore crociere, abbattuto ed azzerato dal Covid, che fa registrare comunque un aumento di oltre il 277% rispetto allo stesso periodo del 2020, con lo sguardo rivolto ad un 2022 che – si auspica – dovrebbe rappresentare la reale rinascita del settore.
I porti come simbolo di un Paese che vuole rialzarsi
Portualità in netta ripresa, dunque: è questo il dato che emerge con convinzione dal report di Assoporti.
La resilienza che ha contraddistinto il settore portuale nel corso della pandemia ha permesso al motore della logistica di rappresentare un cardine a livello nazionale ed internazionale; un dato di fatto inconfutabile ed un grande spunto di riflessione anche a livello istituzionale, per proiettare questo settore ad un futuro sostenibile e ricco di opportunità.
Per i porti italiani è fondamentale restare e diventare sempre più competitivi sul panorama mondiale, e per farlo servono investimenti importanti in infrastrutture ed innovazione digitale ed ecologica.
Il PNRR rappresenta un’opportunità enorme, ed i porti devono essere il simbolo di un Paese che rialza la testa con forza ed orgoglio.