Anno nuovo, vecchie abitudini
Non viene ancora baipassata la problematica legata alla congestione nel maggiori porti di Europa e Stati Uniti.
Nessun cambio di passo e situazione – se possibile – peggiore rispetto alla fine del 2021, con il Covid e le nuove varianti che hanno pesato e stanno pesando in maniera importante sulla movimentazione di merci a livello mondiale, da Oriente a Occidente.
Il coefficiente di riempimento nei porti del nord Europa ha raggiunto livelli mai visti, tanto che nella maggior parte dei porti del Northern Range le navi in arrivo devono attendere da 1 a 4 giorni prima di poter trovare una banchina disponibile.
In Gran Bretagna, nel porto di Felixstowe, i tempi di attesa raggiungono addirittura 7-8 giorni.
Situazione disastrosa negli USA mentre la Cina controlla l'emergenza con affanno
Se in Europa la situazione è preoccupante, negli Stati Uniti è ai limiti del disastroso.
I numeri in questo caso impressionano: nel porto californiano di Long Beach le portacontainer sono costrette ad aspettare in rada da un minimo di 38 a un massimo di 45 giorni prima di poter trovare una banchina disponibile per l’attracco.
Il coefficiente di riempimento dei porti è tuttavia più basso rispetto all’Europa, questo grazie ad un bacino di accoglienza più ampio ed una conformazione totalmente diversa dai principali porti commerciali europei sin dalla nascita.
Qualche disagio anche in Cina: il focolaio di Beilun, nello Zhejiang, ha messo a repentaglio la movimentazione di merci del porto di Ningbo, uno dei principali scali cinesi. La gestione dell’emergenza ha però permesso di non gravare con ritardi e attese per partenze ed attività di carico e scarico merci.
Si prospetta un anno complicato
Anche il 2022 si prospetta come un anno davvero duro per i liner che avranno come prerogativa quella di far fronte quotidianamente ai problemi di congestione, accompagnati dalla carenza di container vuoti e da una domanda di mercato in crescita sostenuta.
Si va inoltre verso un inevitabile peggioramento dell’affidabilità degli orari delle linee di container globali.
Come si legge nel Sea-Intelligence, l’indice ha mantenuto lo scorso anno una oscillazione tra il 33 e il 40%.
Dal report pubblicato a fine dicembre dalla consultany firm appare chiaro come a Novembre la schedule reiability sia scesa del 16,4% rispetto allo stesso periodo del 2020, confermando il trend di cui sopra.
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