2020 negativo per i porti italiani
Il 2020 ha fatto registrare un notevole calo nel traffico di merci a livello italiano; i numeri si attestano attorno ad una contrazione complessiva del 15% secondo i dati riportati da Assoporti.
A dominare la classifica delle movimentazioni è, come di consueto, il porto di Ravenna, con 22.407.481 tonnellate di merci imbarcate e sbarcate, con una considerevole perdita di poco meno di 4 milioni di tonnellate rispetto al 2019, quando il totale di movimentazioni faceva registrare, per l’appunto, 26.256.248 tonnellate, calo in linea con la media del 15% come detto.
La contrazione non scalfisce il ruolo di traino dell'economia marittima a livello nazionale
Nonostante il calo, l’economia del mare ha tenuto bene
Il porto di Ravenna rappresenta una situazione emblematica per quanto concerne i dati numerici, fungendo da specchio di quello che ha rappresentato l’emergenza Covid per il settore portuale italiano.
Il calo c’è stato, per quanto comunque molto minore rispetto ad altri settori: come avevamo già spiegato in questo articolo, infatti, l’economia del mare è stata il vero traino a livello italiano anche in tempo di pandemia, ragion per cui è necessario che il comparto economico logistico legato al mare venga messo al centro dei programmi presenti e futuri dell’Italia.
L’Italia cala, Ortona no: 2020 positivo per lo scalo abruzzese
Ortona in controtendenza: nel 2020 c’è stata una ulteriore crescita
A darci soddisfazione sono tuttavia i numeri legati al porto di Ortona: lo scalo abruzzese, da sempre punto di riferimento per l’imbarco e lo sbarco di merci e rinfuse, va in totale controtendenza rispetto al resto d’Italia nel 2020.
Vi avevamo già anticipato come il Covid non avesse scalfito le prospettive del commercio marittimo ortonese in questo articolo, ed i dati Assoporti sono proprio la riprova di quanto detto.
Il porto di Ortona, dati alla mano, nell’annus horribilis 2020 ha fatto registrare una ulteriore crescita rispetto al 2019, quando la pandemia non aleggiava minimamente tra i nostri pensieri.
Nel 2019 le tonnellate di merci imbarcate e sbarcate erano 1.037.662, mentre nel 2020 sono state ben 1.040.460: una crescita lieve ma estremamente significativa se comparata al calo medio del 15% della quasi totalità dei porti italiani.
Questi numeri ci mettono per l’ennesima volta di fronte ad un dato di fatto ineludibile: l’importanza strategica del porto di Ortona e dell’Abruzzo nel commercio marittimo italiano è davvero di rilievo, e per tale ragione è giusto dare il peso adeguato agli interventi necessari per far sì che questo trend di crescita si moltiplichi e prosegua nel corso degli anni.
L’Abruzzo non può restare indietro a causa della burocrazia o della miopia; l’Abruzzo deve crescere, e per farlo deve guardare al mare come valido traino per economia e sviluppo.